Salta il Consiglio comunale, è scontro tra maggioranza e opposizione

TERAMO – Il Consiglio comunale riunito oggi per discutere, tra i punti all’ordine del giorno, del piano integrato di Piano d’Accio e della realizzazione di una struttura albrghiera è saltato per mancanza del numero legale. Assenti in aula erano i consiglieri Di Dalmazio, Cipollone, Tiberii, Di Bartolomeo, De Paulis, Ciarrocchi e De Luca. Questo il dato di fatto che ha però dato il via a uno scontro politico aspro tra maggioranza e opposizione. Quest’ultima ha infatti puntato il dito sull’amministrazione parlando di "inammissibile mancanza di rispetto delle istituzioni", un comportamento che sia secondo i consiglieri del Pd, che di Rifondazione Comunista, fa prsupporre motivi politici riconducibili a una crisi interna alla maggioranza. Secondo i consiglieri Cavallari e Santacroce infatti, sarebbero numerosi i membri della maggiornanza che non avrebbero condiviso come l’amministrazione ha gaestito la questione dell’Oktoberfest e più in generale la politica sul Commercio, ma anche la questione delle "cartelle pazze" dell’Ici. "L’Oktoberfest?" Larghi sorrisi da parte del sindaco che sulla questione ha parlato di strumentalizzazione "ma non da parte delle associazioni dei commercianti – come ha ribadito – quanto piuttosto da parte singoli commercianti che vogliono così ritagliarsi visibilità e spazio all’interno delle associazioni stesse". Insomma protagonismi che per il sindaco e l’assessore Cozzi nulla avrebbero a che vedere con la crisi del commercio "Un problema al quale mai nessuna amministrazione – ha detto Brucchi – è stata così attenta come lo siamo noi". E a questo proposito il sindaco Brucchi ha annunciato la convocazione di una tiunione con i commercianti di via Capuani proprio per intavolare iniziative e strategie condivise. Duro invece il primo cittadino sull’opposizione: "Nessuna divisione interna alla maggiornanza – ha detto Brucchi respingndo le accuse – ma assistiamo ancora una volta a un atteggiamento della minoranza irresponsabile e capace di fare solo ostruzionismo. Sarebbe potuta rimanere in aula – ha detto ancora Brucchi – e non far saltare la seduta anche perchè si trattava di votare provvedimenti di natura squisitamente amministrativa, ma ancora una volta ha dimostrato la sua incosistenza"